L'ASSESSORE INCONTRA IL NIDO DE GIOVANNI









Il collettivo e una delegazione di genitori del nido De Giovanni sono stati ricevuti venerdì scorso 30 marzo dall’Assessore Pillati, assieme ai responsabili scuola (Pepe e Iacucci), alcuni politici del quartiere San Vitale (presidente Naldi, direttore Mignani, coordinatore commissione scuola Tosiani) e due consiglieri comunali (Errani e Pieralisi). Le difficoltà che sta vivendo il nido sono uniche. La struttura è in affitto e le voci sulla chiusura, certe durante il commissariamento Cancellieri e poi sempre più sfumate durante l’attuale amministrazione, hanno fatto raccogliere in poche settimane oltre 2000 firme tra i cittadini per non chiudere il nido che vanta 40 anni di servizio.
In premessa il Direttore settore istruzione Miriam Pepe ha fatto un quadro dell'attuale situazione: il contratto d’affitto è scaduto il 31-12-2009. INPDAP, proprietario dello stabile, ha fatto una proposta di rinnovo con un incremento del canone che salirebbe da 45000 a 70000 euro, compreso il canone d’affitto del giardino, che ora è di proprietà del condominio. L'amministrazione ha stimato un costo a bambino pari a 1800 euro, una cifra definita non sostenibile. Al momento non c’è contratto, si è in regime di indennità di occupazione, una sorta di proroga nei fatti.
La valutazione che si sta facendo è restare un altro anno alle stesse condizioni, con l’intenzione di mantenere il servizio individuando un’altra sede, quella della scuola d’infanzia statale Giordani (via Sante Vincenzi 43), creando un nuovo polo scolastico con nido, scuola infanzia, spazio Più Insieme, con cui il nido condividerebbe il piano primo, e scuola elementare (sede in Via Musolesi, 22). Lo spostamento avverrebbe nel settembre 2013, per dare modo di fare i necessari adeguamenti.
Nel corso dell’incontro lavoratori e genitori hanno sollevato diverse questioni, a cui gli interlocutori hanno dato risposte:
Cosa succede l’anno prossimo? L’intenzione è chiudere tra un anno? Chiediamo di ragionare in prospettiva a medio-lungo termine per difendere un servizio.
L’intenzione è dare stabilità alla struttura, creando un altro contenitore per il nido De Giovanni.
La chiusura dell’attuale sede del nido determina un notevole impoverimento dell’offerta nidi nel centro storico all’interno del quartiere San Vitale (l’unico nido dentro le mura resterebbe il Betti, senza sezione lattanti)
C’è una prospettiva importante per il quartiere San Vitale, che soddisferebbe le richieste del centro storico: l’apertura di un nuovo polo 0-6 in via Filippo Re, per i dipendenti universitari; il nido avrebbe il 50% dei posti in convenzione, la scuola d’infanzia avrebbe il 100% dei posti in convenzione. L’apertura sarebbe prevista per il 2013, si tratterebbe di un project financing, con gestione privata.
L’eventuale spostamento nel plesso scuola Giordani significherebbe assenza della cucina, con smembramento del gruppo di lavoro (perdita collaboratori), diminuzione della qualità del cibo, perdita della valenza educativa della cucina e del personale collaboratore.
I locali delle Scuole Giordani si potrebbero prestare all’installazione di una cucina, perché c’è un piano seminterrato; si sta valutando la possibilità.
Quanto costa la messa a norma delle scuole Giordani per conformarsi alle prescrizioni dell’ASL?
Sono lavori minimi, i costi non sono quantificati al momento. Comunque la struttura ha già ospitato il nido Betti mentre era in ristrutturazione.
Quale sarebbe la durata dei lavori di messa a norma?
Meno di un anno.
Perché resta una sezione vuota? Perché non aprire almeno una sezione “lattantoni” (nati tra settembre e dicembre), che costano meno dei “lattanti piccoli” (sono svezzati, non richiedono latte artificiale, e/o un’alimentazione particolare) e rispondere così all’esigenza dei genitori di tornare al lavoro?
Ci sono vincoli precisi, non è possibile aumentare l’organico, al massimo si potrebbe pensare a inserire qualche lattantone nella sezione medi, ma per ora è stato valutato che le strutture dell’attuale De Giovanni non lo consentono (e anche il personale del nido non sarebbe d’accordo). Nel nuovo polo delle scuole Giordani potrebbe essere valutata la possibilità di inserire una nuova sezione, ma ci sono sempre i vincoli di bilancio, impossibilità di assumere, blocco del turn over ecc.
Ricordiamo gli impegni assunti dal sindaco in campagna elettorale (nessuna chiusura, tutti i nidi pubblici restano pubblici) e gli impegni della presidente di quartiere Naldi (salvaguardare il nido e, se possibile, riportarlo alla sua capienza originaria, priorità di rientro per perdenti sede).
Il piano di chiusura ipotizzato dalla gestione Cancellieri è stato azzerato, l’impegno della Presidente Naldi sulla priorità di rientro resta.




Buone notizie e buone intenzioni per il nido De Giovanni, dunque. Restano da chiarire alcuni aspetti e dettagli che ci auguriamo possano essere approfonditi in piena collaborazione e trasparenza tra nido e istituzioni.