Nuova gestione Asp: alcuni aspetti legali

La gestione di 20 scuole d'infanzia e 13 nidi da parte di Asp Irides comporta non poche perplessità e non solo da parte dei lavoratori. Ciò significa uno spostamento
del personale, in mobilità forzata, ciò significa venir meno ad una delle caratteristiche che determinano la qualità: la continuità educativa. La parte Amministrativa controbatte dicendosi costretta a questa difficile scelta per garantire il servizio e per non incorrere in sanzioni determinate dall'interposizione di manodopera. Sulla questione ho intervistato l'Avvocato Giorgio Sacco, esperto in materia e legale di fiducia della camera del lavoro e per  cgil scuola. 
1. Che cos'è l'interposizione di manodopera? Ci spiega brevemente la sua utilità e necessità?
Con il termine interposizione si intendono tutte quelle situazioni nelle quali un datore di lavoro (cd. “committente” o “interponente”), anziché assumere direttamente il personale di cui ha bisogno per la propria attività, si avvale di forza lavoro fornita da un terzo soggetto (cd. “appaltatore” o “interposto”), i cui dipendenti svolgono la prestazione a favore del primo, detto anche “utilizzatore”.
Il fenomeno, trilatero, è caratterizzato dall’esistenza di due rapporti negoziali: quello tra il lavoratore e l’intermediatore (di regola un contratto di lavoro subordinato); e quello tra l’imprenditore/utilizzatore e l’interposto (che può assumere la specie di un contratto di appalto, o di una mera somministrazione di manodopera, oppure di un distacco temporaneo di manodopera). La nuova disciplina consente di ricorrere all’acquisizione di forza lavoro mediante intermediari o interposti, in ordinaria e stabile alternativa al contratto di lavoro subordinato diretto, nei limiti legali previsti.
2. Gli enti pubblici e in particolare i comuni sono oggi in una posizione davvero difficile alla gestione diretta dei servizi di welfare in generale, dei nidi scuole dell'infanzia in particolare. Nel tempo che tipo di mutamenti si sono verificati nelle modalità contrattuali dei dipendenti? Con quali conseguenze per i lavoratori e rispetto ai servizi stessi? 
Il trattamento economico e normativo dei dipendenti degli enti locali risulta dai contratti collettivi che ne disciplinano il rapporto. I comuni, anche Bologna quindi, si trovano a dover affrontare il blocco delle assunzioni decise dalle varie leggi finanziarie ed a dover fare fronte alle spese per la collettività con risorse economiche sempre più ridotte. Per questo motivo gli enti appaltano i servizi a cooperative al fine di aggirare il blocco delle assunzioni e cercare di risparmiare sulle spese sociali.
3. La qualità del servizio si misura anche in base alla qualità del contratto. Ci sono buone ipotesi o strade intraprese per salvare e integrare entrambi gli aspetti?
A mio avviso quando si affidano attività lavorative così delicate a cooperative e quindi a personale esterno consegue necessariamente uno scadimento della qualità dei servizi, che vengono gestiti al risparmio e con personale che non sempre possiede la stesse capacità e qualità professionali di quello dipendente dell’ente locale.
4. Da settembre 13 nidi e 20 scuole dell'infanzia saranno gestiti da ASP Irides per i problemi sopra detti. Cosa succederà in questi nidi e scuole: i contratti dei lavoratori a tempo determinato che coprono i ruoli di collaboratori, sostegno e per il tempo prolungato, passano alla gestione Asp, mentre gli altri lavoratori, continuerebbero ad esser assunti dal comune. Il sistema così concepito, per un anno, va ad "aggirare" i limiti d'assunzione.  Per farlo il personale viene spostato in mobilità forzata dal luogo di lavoro, per creare nidi e scuole a gestione Asp e altri continueranno a gestione comunale. In questo modo non c'è comunque un'interposizione di manodopera con la compresenza di due contratti stipulati da gestori diversi, comune e Asp, anche se per mansioni diverse?
Nel caso invece di affidamento del servizio socio educativo alla ASP (cioè alla Azienda per i Servizi alle  Persone) il contratto di lavoro sarebbe sempre lo stesso in quanto le ASP sono enti pubblici che rientrano nel comparto degli enti locali ed il cui personale viene assunto con le stesse modalità di selezione pubblica con cui viene assunto dal comune. Infatti la normativa regionale e comunale attribuisce alla costituita ASP Irides compiti di assistenza socio-educativa dei minori, delle famiglie, dei portatori di handicap.  In tal caso, pertanto, non vi è interposizione di manodopera poiché il servizio (o parte del servizio) è gestito direttamente dall’ente a cui è stato affidato.
5. Il comitato cittadino dei genitori ha avanzato la richiesta di non mobilitare il personale. Questa mobilitazione, abbasserebbe una della caratteristiche che determinano la qualità dei servizi in questione: la continuità educativa. Sempre il comitato, ha avanzato l'ipotesi di assumere in compresenza due lavoratori con contratti diversi per la stessa mansione, per il solo anno educativo 2012-13. E' una strada percorribile?
A mio avviso la strada è percorribile in quanto i contratti di lavoro non sarebbero diversi, ma avrebbero lo stesso contenuto. Tuttavia non possiamo parlare di assunzione ma di distacco di dipendenti comunali a lavorare presso i nidi e le scuole gestite dalla ASP