Il miraggio della scuola anticipata

Sono la mamma di una bimba nata all'inizio di gennaio 2012. Mia figlia frequenta a Bologna la sezione medi del nido comunale. 
Mi sono informata in quartiere sull'iscrizione anticipata alla scuola materna, visto che la bimba compirà 3 anni all'inizio del prossimo anno.
Il Comune di Bologna separa le iscrizioni in due bandi: "ordinari" per i bimbi nati entro il 31/12 e "anticipatari"per i nati entro il 30/04 dell'anno successivo (come prevede la legge). I numeri di adesione al primo subordinano l'apertura del secondo, che sarà indetto se restano posti disponibili in graduatoria. Pressoché impossibile stando ai primi dati (oltre 300 bimbi non collocati) e comunque non prima di giugno secondo il quartiere.
Per farmi un'idea di quel che succede nelle città vicine ho consultato il bando del Comune di Modena. In questo caso possono essere iscritti oltre agli "ordinari" i bimbi nati nel mese di gennaio 2012.
Tornando a Bologna, in quartiere mi hanno consigliato di rivolgermi alle scuole d'infanzia paritarie. Ne ho visitate alcune, riscontrando la disponibilità ad accettare i bimbi anticipatari. Tutte hanno esplicitato l'educazione religiosa nei programmi pedagogici.
Ora quindi io e il mio compagno dobbiamo decidere se aspettare un bando comunale che probabilmente non ci sarà, se iscrivere la bimba a una materna paritaria oppure se lasciarla un altro anno al nido con bimbi molto più piccoli di lei. Quest'ultima sembra la soluzione meno complicata, ma comunque più onerosa.
Infatti, sul piano economico siamo di fronte a un paradosso: la retta delle scuole dell'infanzia paritarie è inferiore in media del 20% rispetto a quella del nido comunale. 
Immagino che altri genitori siano nella stessa situazione e mi piacerebbe condividere idee e pareri su questa scelta.


Maria Grazia Attianese 
mg.attianese@gmail.com