Auguri a tutti i papà

BoNidi













Ho sempre trovato strano festeggiare i papà il giorno di San Giuseppe. In fondo Giuseppe non fu il vero padre quello carnale. In fondo Giuseppe è solo una comparsa, quasi un paravento, una scusa di credibilità terrena, nell'intricata storia di Gesù, dio e spirito Santo. Tra tutti i santi l'ho sempre trovato il più romantico e in qualche modo il più commovente. Non è stato torturato come tanti altri, non ha dimostrato grandi doti di forza o particolari arguzie, ma forse come tutti i papà (o almeno quelli che immaginiamo esser buoni padri) ha saputo portar pazienza e dare protezione. Pazienza e protezione due doti poco affascinanti nell'immaginario collettivo. Ma non era da tutti sposare una donna in cinta, ci voleva coraggio riconoscere un figlio che non era suo soprattutto visti i tempi .... la storia ci narra di un angelo che gli appare in sogno per spiegare che la sua giovanissima fidanzata (poco più di una bambina) nonostante fosse in cinta, era vergine e che questo figlio era nato da un'entità astratta. Ci vuole coraggio, fantasia e grande umanità a credere, accettare e agire di conseguenza a questa annunciazione onirica. Ho sempre pensato che Giuseppe credette anche alla giovane Maria per amore per fiducia e volontà. I quattro evangelisti lo trascurano,  non dicono le sue origini e non accennano alla sua  morte...semplicemente non si presenta sotto la croce. Dobbiamo presumere fosse già morto ma non sappiamo con certezza. In questo giorno, voglio ricordare a tutti i papà due opere che narrano di Giuseppe, il padre dei padri, con uno sguardo più attento e amorevole, uno è il film "Per amore solo per amore", con Diego Abbatantuono, tratto dall'omonimo libro di Pasquale Festa Campanile, l'altro è una lettura ben più impegnativa di Josè Saramago "Il vangelo secondo Gesù".