Reggio Calabria: verso la riapertura dei nidi. Falcomatà: "Un segnale di rinascita civile della città"

 
 
A tre anni dalla chiusura, Reggio Calabria riavrà i suoi nidi comunali. La riapertura dei servizi per la prima infanzia è stata annunciata nelle scorse settimana dall'amministrazione comunale guidata da Giuseppe Falcomatà. Nella città dei bronzi riapriranno i nidi comunali di Archi e Gebbione e il nido aziendale del Cedir, il Centro direzionale del comune. La riapertura dei servizi, la cui assenza aveva guadagnato le pagine dei quotidiani nazionali, prevede un investimento complessivo di poco meno di due milioni e mezzo di euro di cui oltre 2 milioni provenienti dall'utilizzo dei fondi comunitari del Piano di Azione e Coesione. Per il prossimo anno educativo è prevista una spesa complessiva di quasi 900.000 euro destinati all'avvio del nido aziendale comunale e alla ristrutturazione dei due nidi chiusi nel 2012 perché dichiarati inagibili. Una volta ristrutturati i due nidi potranno ospitare 50 bambini ciascuno. Per il 2016-2017 è invece previsto un investimento di quasi un milione e mezzo di euro destinati al mantenimento del nido Cedir e all'avvio delle altre due strutture. In totale la città potrà contare su 125 posti nido pubblici di cui i primi 25, quelli del Cedir, dovrebbero essere disponibili già a partire dal prossimo anno educativo.  
Della riapertura dei nidi e di quello che questo significa per la città sullo stretto abbiamo parlato con il sindaco.  Classe 1983, avvocato, figlio del sindaco della "Primavera di Reggio" Italo Falcomatà, Giuseppe Falcomatà ha conquistato lo scranno più alto di Palazzo San Giorgio lo scorso ottobre, quando a capo di una coalizione di centrosinistra è stato eletto con il 60,99% dei voti.
 
Negli anni scorsi la chiusura dei nidi comunali è rimbalzata sulle pagine dei quotidiani nazionali. Adesso, grazie ai fondi comunitari del Piano Azione e Coesione, l'amministrazione da Lei guidata ha annunciato la riapertura dei due nidi comunali. Cosa significa questo per la città?
 L’azione di riapertura degli asili realizzata in appena sei mesi di mandato, grazie all’impegno fattivo dell’assessore al Welfare, l'avvocato  Giuseppe Marino, è un primo importante segnale di rinascita civile della città. E’ un punto di partenza attorno al quale costruire innovative politiche per la famiglia: come il nuovo Centro famiglie-reti solidali di prossima apertura, che costituirà un polo di ascolto e di sostegno per tutte le famiglie cittadine.
 
Quali saranno i tempi per la riapertura dei nidi comunali?   
L’apertura del Nido aziendale comunale presso il  palazzo Ce.Dir che ospiterà 25 bambini è prevista per il mese di settembre 2015.  L’apertura dei Nidi d’infanzia comunali di Archi e Gebbione è prevista invece per il mese di settembre 2016, per un totale di  100 posti.
Ai due nidi comunali è stato aggiunto il nido aziendale del Ce.Dir, il centro direzionale del Comune, e si è parlato della possibile realizzazione di un quarto nido. Ci può dire qualcosa in più su questo progetto?
Il servizio di nido aziendale del Ce.Dir. è  stato avviato dall'amministrazione a partire dall’anno 2010 come potenziamento dell’offerta di servizi educativi già esistente nel territorio  rappresentata dai due nidi comunali di Archi e Gebbione. Lo stesso è stato attivo fino a luglio 2013 e poi sospeso per carenze finanziarie.  E’ in fase di valutazione, inoltre, la programmazione dell’apertura di un ulteriore nido comunale finanziato con i fondi del decreto Reggio, finalizzato all’ampliamento dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia.
Molte amministrazioni, da Nord a Sud, hanno puntato su un sistema di servizi 0-6 che integra soggetti pubblici e privati convenzionati.  Il modello integrato trova o troverà spazio anche a Reggio?
Il Comune di Reggio Calabria nella programmazione dei Piani di Azione e Coesione I e II Riparto - Servizi di cura per l’infanzia - ha previsto un sistema di integrazione tra Servizi educativi pubblici e privati che si concretizza attraverso interventi finalizzati all’acquisto di posti-utente in strutture convenzionate, nidi e  micronidi, iscritte nel Registro comunale dei soggetti accreditati per i servizi di prima infanzia. Il numero complessivo dei posti-utente previsti dai Piani sarà, a decorrere dall’anno scolastico 2015/2016, pari a 116.
Inoltre, questa Amministrazione eroga alle scuole dell’infanzia paritarie, che hanno con essa un rapporto di convenzione, un contributo per servizi di trasporto e di mensa destinato ai bambini 3-6 che appartengono a famiglie disagiate.
 I nidi comunali saranno a gestione diretta oppure saranno affidati a terzi? Perché questa scelta?
La gestione dei nidi comunali sarà affidata a terzi mediante procedura di evidenza pubblica ai sensi del D. Lgs. n. 163/06 in quanto l’Amministrazione comunale non dispone in organico di figure professionali, previste dalla normativa vigente, da poter utilizzare per l’espletamento del servizio. 
I nidi hanno una doppia natura: quella di servizi educativi e quella di strumenti di welfare. Qual è la sua idea di questi servizi dedicati alla prima infanzia?
 Garantire servizi di qualità ai bambini fin dalla nascita, significa costruire una comunità capace di prendersi cura dei suoi figli, garantendo gli spazi ed i tempi delle famiglie di oggi, tutelando i diritti delle madri e dei padri nel rispetto dei tempi casa/famiglia-lavoro.
La riapertura dei nidi è stata chiesta a gran voce dalle famiglie e non sono mancati toni critici. Che tipo di dialogo è stato instaurato con le associazioni e i rappresentanti dei genitori?
La nostra amministrazione si sta caratterizzando per la ricostruzione di un rapporto costruttivo e virtuoso con le associazioni e con il volontariato. Rispetto agli asili nido, è sintomatico che un’associazione come ActionAid, dopo aver condotto importanti e meritevoli battaglie in città sull’argomento, oggi sia stata coinvolta direttamente dall’assessore ai servizi sociali già nella fase di programmazione degli interventi.
 
 
La foto è tratta dal sito www.comune.reggio-calabria.it