Bambini senza...casa

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Cronaca Cittadina Apro la porta di casa ancora assonnata. E' la mia vicina. Ha in braccio bimba di circa tre anni  che indossa il pigiama ed è scalza. Senza giri di parole mi chiede se posso occuparmene per oggi. Non so di chi sia la piccola, ma so che se fossi io a chiedere, la mia vicina mi risponderebbe allo stesso modo: "Certo, che si". Prendo in braccio la piccola e non faccio domande. E ha inizio una giornata d'avventura e ascolto. La piccola MeleK ha due anni e mezzo e non ha paura di niente.
Si ambiente subito in casa ed si comporta sempre in modo perfettamente educato. Mentre io ho di paura di mille cose e continuo a pensare che possa scoppiare all'improvviso a piangere... lei è davvero forte e ferma. Scruta tutto e osserva con grande perizia. Gira da una stanza all'altra e vuole giocare. Mentre sono al telefono per rimandare gli impegni di lavoro, parla sussurrando, sapendo bene, che l'adulto non va interrotto al telefono.
Poi mi trascina in una folle corsa dietro la gatta
"E' nera! La mamma me ne regala uno rosa" Mi dice con sguardo serio.
Si ambienta nella camera delle mie bambine, che a quest'ora sono a scuola. Mi fa cenno di farle vedere la casa di Barbie e quella di legno lì accanto, dispone i piccoli mobili in fila, e mi chiede se voglio giocare.
Mi siedo sul pavimento con lei e iniziamo uno strano gioco. I cattivi sono quelli della polizia. Sgranando gli occhi mi dice "Quegli stronzi mi hanno cacciata di casa a hanno picchiato sulla faccia la mamma!" Poi continua a imprecare e mi fa un lungo elenco di persone che sono state picchiate dai poliziotti. Capisco che Merek è una delle bambine che sono state sgombrate da case occupate negli ultimi tempi a Bologna. Capisco le conseguenze che lasciano queste azioni sui bambini a livello emotivo. Non capisco tutte le parole della piccola che a volte, torna sullo stesso tema, a più riprese, colpita sopratutto da "quegli stronzi".
Il pomeriggio trascorre veloce con la piccola Melek che vuole giocare con tutto, conoscere tutto vuole scrivere di continuo la parola Barbie, ma sopratutto ascoltare la musica.
Mangia solo latte e quando a pranzo vede che bevo vino mi guarda esterefatta. "Anche la mia mamma beve vino e mangia anche il maiale" mi dice con sguardo furbo e divertito. Certo le devo sembrare parecchio strana almeno quanto eli sembra strana a me una bimba così piccola e già in lotta con il mondo.