Un bando da invalidare













Cronaca cittadina. Reggio Calabria rischia di rimanere senza nidi? A quanto pare, si. Uil scuola denuncia e sottolinea alcune irregolarità nel bando per l'affido di due nidi pubblici per un valore di oltre 1,4 mln di euro. L'irregolarità presuppone disattenzione o poca conoscenza della legge regionale. La legge è la 15 del 2013 e indica le modalità di funzionamento dei servizi educativi. Il Bando pare confonde le garanzie necessarie per l'accreditamento con quelle per l'autorizzazione. Detta così non pare molto grave, ma in realtà quello che si rischia è di perdere preziose risorse elargite dall'Unione Europea a cui i comuni possono accedere se presentano progetti. I progetti sono approvati e finanziati solo se rispettano tutte le tempistiche, le regole e la normativa di riferimento, che varia da regione a regione. I fondi Pac, hanno subito diversi rallentamenti e le amministrazioni locali, delle 4 regioni del sud a cui sono destinati, hanno dimostrato inefficienze non trascurabili, come ci ha raccontato da poco il Prefetto Silvana Riccio che gestisce i fondi.  

Reggio Calabria ha una storia difficile e costellata da molte inefficienze,da tanti  ritardi e diversi sprechi. Il capoluogo regionale aveva tre nidi pubblici, erano pochi, poi durante il commissariamento sono stati nidi chiusi tutti, senza se e senza ma, in un solo anno. Ci sono state dure battaglie condotte dai sindacati, come la Uil e l'associazione ActionAid che non hanno portato a risultati parziali. La mancanza i soldi ha affondato i pochi servizi presenti in città.
Fondi Pac
Ora i soldi ci sono (i fondi Pac sono attivi da anni). Il comune è uscito dal commissariamento e una situazione difficilissima, ma anche così Reggio, pare arrancare. L'inghippo secondo la Uil scuola sta nella mancanza del rispetto dell'accreditamento. Accreditare un nido ha delle regole definite dalla legge regionale che stabiliscono che il personale deve essere formato almeno 40 ore settimanali. Il bando ne indica l'esatta metà, solo 20. Pare una cosa da poco, una manciata di ore, ma non lo sono. Le ore dedicate alla formazione fanno la differenza qualitativa che un servizio dovrebbe garantire ai bambini che accoglie. I nidi sono fatti di piccole cose, che sono piccole solo all'apparenza,  tutte insieme, fanno la differenza tra un servizio educativo da un servizio di ludico e di semplice custodia. Il sindacato che lancia un appello (potete leggere qui) chiede anche al sindaco di modificare il bando per così accedere ai fondi e avviare nuovamente i servizi.