Nidi: tutti al privato in un mese?

BoNidi











Cronaca cittadina. «Siamo venuti a conoscenza di quello che sembra un progetto di radicale riorganizzazione degli asili nido: trasferire interamente la gestione di alcuni plessi alla società partecipata del Comune ICare e alla Cooperativa Crea, stravolgendo l'organico già a partire dal mese di gennaio 2017, con il rientro dalle vacanze natalizie». Scrivono in un lungo comunicato i genitori di Viareggio Unita per il diritto allo studio. 
Il sindaco Giorgio del Ghingaro, insediato nuovamente e di recente al ruolo di primo cittadino, non si espone ne con la stampa ne' con i genitori.

Mentre la presidente  della cooperativa Crea Vera Caruso sottolinea invece che il contratto con il Comune è limitato unicamente al servizio effettuato (servizio al sostegno). La situazione a Viraggio è davvero complessa, come abbiamo di recente raccontato. Oltre all'esternalizzazione che si profila all'orizzonte, i problemi di gestione per mancanza di personale continuano a rimanere «...nelle scuole materne comunali - continuano i cittadini nel comunicato - la situazione rimane difficile: non ci sono sostituzioni, l'organico è stato ridotto eliminando, di fatto, la compresenza sulle classi, le maestre sono costrette a cambiare sede per coprire le assenze delle colleghe su altri plessi». Si chiude con la richiesta "di un incontro urgente per affrontare queste tematiche e per comprendere con chiarezza qual è il valore, e di conseguenza, la direzione che questa amministrazione vorrà dare all'istruzione dei suoi cittadini più piccoli". 
A noi di BoNidi rimangono alcune considerazioni generali. Quante volte abbiamo dato notizie simili? Ricordiamo la situazione unica di Venezia, imprevedibile di Cesano Boscone, urgente di Firenze, senza speranza di Rimini...  In tutti questi contesti la parte amministrativa e politica locale si è giustificava davanti alle proteste dei cittadini, scaricando le responsabilità sullo Stato. Uno Stato non investe e che tra l'approvazione di una legge e l'altra impedisce di assumere, di spendere e quindi di mantenere i servizi in essere. Uno Stato che non risponde e non è quasi mai interpellato sull'argomento. E mentre tace opera. Nell'ultima legge di Bilancio si riconferma la volontà di tagliare più risorse possibili ai comuni. Per sanare il debito pubblico? Forse, peccato che il debito continui a crescere, crescere e crescere... Così mentre si tagliano servizi, mentre  i cittadini si scagliano contro il sindaco di turno, si perde di vista il vero obbiettivo di questa battaglia: un obbiettivo che non riguarda Viareggio, Cesano Boscone o Firenze, ma riguarda tutto il paese e riguarda tutti i piccoli cittadini. Forse è il caso di trovare alleanze e coordinare una dimostrazione congiunta e collettiva, per fare sentire a chi ci governa, quanto questi servizi ci stanno a cuore.