Ius soli: cosa cambia per i bambini?

BolognaNidi












Cronaca bambina. Spinte, urla e cartelli minacciosi. E' successo ieri in Senato quando si è avviata la "discussione" dello Ius soli. Un Ministro è stato portato in infermerie e e le urla hanno sovrastato qualsiasi scelta. E' stata la Lega in particolare a protestare. Ma cos'è la lus soli e cosa cambia per i bambini nati in Italia da genitori stranieri?

Ius soli è latino e si traduce con diritto di suolo. In molti paesi, come negli USA la faccenda si spiega in poche parole: è americano chi nasce in America. In Italia le cose si complicano fino a diventare difficili anche da spiegare.
La legge precedente: lo Ius sanguinis
La legge 92 del 1991 regola così i diritti di cittadinanza. Chi nasce in Italia da almeno un genitore italiano ha diritto alla cittadinanza. Si affianca poi lo isu soli, che già esiste, ma per casi specifici. E' applicato infatti ai bambini nati da genitori ignoti o apolidi, o per quei bambini il cui Stato di provenienza lo impedisca.
Cosa cambia con il nuovo testo?
Il bambino nato in Italia da genitori stranieri verrà riconosciuto italiano se almeno uno dei genitori è in possesso del permesso di soggiorno permanente o di lungo periodo. E questo è lo Ius soli temporaneo. Poi si introduce anche lo isu culturale da applicare ai bambini che siano nati in Italia, o vi siano giunti entro il dodicesimo anno d'età, e abbiano svolto in modo regolare e continuativo un percorso formativo per almeno 5 anni.
Come si traduce il nuovo testo? 
Con ogni probabilità tutti questi passaggi, con tanti se e ma, si tradurranno in lunghe file agli sportelli pubblici e tanta burocrazia. Questo se vogliamo fare una previsione di tipo pratico. Da un punto di vista ideologico, invece, questa timida legge, che non sceglie una linea di principio chiara, non da nemmeno chiari diritti ai bambini. Bambini che crescono nella consapevolezza di vivere in un paese che fa fatica a riconoscerli e nella certezza di essere svantaggiati per la provenienze dei genitori.