Bologna: bambini che scappano da scuola

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Cronaca bambina. Bambini in fuga in una scuola d'infanzia a Bologna. E' la seconda volta che succede in città, o meglio, è la seconda volta che la fuga arriva alle pagine dei quotidiani, perché c'è un genitore che ci racconta di un'altra fuga, avvenuta qualche anno fa e mai apparsa sui media. Ma raccontiamo con ordine i fatti.
 
L'ultima fuga

L'altra mattina due bimbi di cinque anni scappano "trovando un varco in una recinzione rotta" dalla scuola d'infanzia 18 Aprile in via Scandellara, così racconta il consigliere regionale Galeazzo Bignami al Resto del carlino. 
La fuga Estiva
A luglio sempre due bambini scappano dalla scuola d'infanzia Betti. In quell'occasione i bambini hanno avuto tempo di vivere una vera avventura a spasso per il centro, mano nella mano, per una buona mezz'ora. 
La fuga di qualche anno fa
Sempre due bambini riescono a scappare dalla scuola d'infanzia "Il Cinema". In quel caso la situazione era particolarmente pericolosa, dato che la scuola ha un accesso diretto a via Nosadella. Una Strada "brutta" per visibilità e viabilità.
Nessun incidente
Per fortuna in tutti questi casi non è successo nulla di grave ai piccoli studenti che forse si sono anche divertiti a compiere la marachella. Ma la questione non è certo da sottovalutare e presenta più punti problematici da verificare. 
Primo problema: quante fughe?
Così come la fuga di via Nosadella non è arrivata alla stampa, quante altre ce ne saranno state? Per meglio capire l'episodio abbiamo interpellato, l'allora presidente, del comitato di gestione Caterina Burgisano che solleva altri problemi e ci racconta: "Nell'ambito di un più ampio confronto con il Comune- non c'era ancora l'istituzione- avevamo evidenziato anche le problematiche inerenti la sicurezza nella scuola. In quella occasione abbiamo verificato quanto poco controllabile sia la gestione indiretta. La convenzione tra il comune e la scuola, che abbiamo richiesto fin da subito, poneva precise oneri di supervisione a carico del comune; quando, però si è trattato di operare fattivamente per ovviare ad alcune di queste problematiche, i tempi si sono rivelati lunghi, le risposte sono state evasive, talvolta con una sovrapposizione di ruoli tale da non consentire una chiara definizione dei referenti". E poi chiediamo come si è concluso l'episodio? La Burgisano continua "In seguito la scuola si è attrezzata ponendo delle transenne all'esterno per impedire l'accesso diretto alla strada dei bambini, sottoscrivendo una convenzione con l'Auser per disporre di personale per il controllo degli accessi (ma solo fino alle 9.00), ed effettuando la manutenzione di una delle porte di ingresso all'edificio comprensiva dello spostamento della pulsantiera per aprire la porta ad una altezza non raggiungibile dai bambini."
Secondo problema: la sicurezza dell'edilizia scolastica
Proprio ieri abbiamo ricevuto un comunicato del M5S a firma del consigliere Elena Foresti che racconta in modo chiaro e preciso la situazione dell'edilizia scolastica. La Foresti sta svolgendo un tour nelle scuole per verificare lo stato dell'edilizia. Dal 2016 ad oggi ha visitato oltre 60 tra nidi e scuole. Spiega"Ho visto scuole devastate dai vandali, con presidi, insegnanti e famiglie lasciati soli a far fronte ad alcune spese per ripristinare i danni subiti". E continua "Non ho visto un interlocutore attento ed in grado di definire quali fossero le priorità e dettare di conseguenza una logica negli interventi". Il comunicato è lungo e fa nomi di nidi e scuole, elenca disagi dovuti a crepe, muffa, infiltrazioni,  infissi vecchi e senza pellicola protettiva, porte senza maniglie anti panico, prese rattoppate alla bene e meglio e molto altro ancora. Consiglio di leggerlo integralmente perché merita attenzione.
Terzo problema: il personale di nidi e scuole
Ma le fughe sono dovute alla trascuratezza dell'edilizia o alla mancanza di personale? E' questo il problema che solleva e rimarca il sindacalista Antonio Vitiello di Sgb che sempre al Resto del Carlino racconta come il problema sia dovuto "...al collasso in termini di carico di lavoro per il personale e di una scelta politica che sta disinvestendo per questi servizi " 
Una dichiarazione forte che conferma la testimonianza racconta con una lettera di un papà dove si denunciava  la carenza di personale in un nido. 
Così una nuova domanda si aggiunge: come mai c'è troppo carico di lavoro per il personale se il comune ha assunto e sta assumendo tanti lavoratori per far funzionare nidi e nelle scuole? Tanto per citare numeri lo scorso anno sono stati assunti 50 tra maestre, educatori e collaboratori e per il 2017-18 sono previsti altri 200 contratti a tempo indeterminato. Insomma le domande che rimangono aperte sono tante. I fatti da verificare anche. Certo è che non ci si può fermare all'apparenza, ai numeri che sembrano raccontare tutto. Con ogni probabilità i problemi di sicurezza sono da verificare sia dal punto di vista dell'edilizia che da quello del personale. Ciò che rimane certo è che il lavoro da parte del comune è tanto e sarà dispendioso.