Il ministro Fedeli dovrebbe leggere il diario di una schiappa

BolognaNidi











La legge va rispettata commenta il ministro Fedeli in un rapido video che potete vedere qui.  Il che significa che i ragazzi delle scuola medie dovranno essere accompagnati sempre dai genitori, fino ai 14 anni, perché la scuola non è responsabile della loro incolumità fuori dall'edificio. Eppure, forse, leggendo il diario di una schiappa, anche il ministro Fedeli potrebbe cambiare idea e capire cosa pensa un ragazzino delle medie. E' una lettura che consiglio a tutti i genitori, tutti i nonni e tutti gli adulti che vorrebbero entrare in punta di piedi in quel mondo complesso e frastornante che è la pubertà. A quell'età sono molti i ragazzi e le ragazze che vogliono "fare da soli" ed è giusto che provino a fare da soli, nonostante tutti i timori e gli errori possibili, perché solo così si cresce e si impara.

L'età ingrata
Il pediatra Marcello Bernardi che ha affrontato e descritto l'adolescenza in tanti libri l'ha definita come "l'età ingrata". E' l'età in cui non si è più bambini, ma non si è nemmeno adulti. L'età in cui il corpo si trasforma e tradisce e spesso contrasta con la maturità emotiva che non è ancora sviluppata, oppure è già consolidata, ma chiusa nel corpo di un bambino. E' l'età della scoperta del mondo fuori da casa. L'età della scoperta dell'amore. L'età della ricerca dell'indipendenza. L'età del continuo disagio emotivo, fisico e mentale. Infine l'età in cui è necessario passare sopra i genitori. E lo stato emotivo che domina il giovane che si trova ad affrontare tutto questo è la paura di non farcela. Insomma è un momento difficile e il genitore deve rimanere fermo e forte e come un faro che conduce verso il porto dopo aver affrontato il mare aperto.
Perché è una lettura che consiglio al ministro?
Perché tutti questi argomenti complessi e al contempo delicati, sono ben descritti e spiegati anche con tanta ironia, nel Diario di una schiappa. 
Forse leggendolo il ministro potrebbe capire quanto disagio, questi giovani adolescenti, possano provare di fronte a tanti genitore che li aspettano fuori dalle scuole. Imponendo ai genitori (qualche giornale scrive mamme) di andare a prendere i ragazzi a scuola, si rompono tanti importanti equilibri e chi davvero perde sono i ragazzi e le ragazze a cui stiamo insegnando che sono dei perdenti. si insegna loro a perdere l'autostima e a perdere la fiducia nel grande mondo.
E' strano quante e quali conseguenze possa avere su tutti noi una legge sbagliata.
Don Milani e il buon senso ci hanno invece insegnato che se la legge è ingiusta va cambiata.
E questa legge è ingiusta per primo per ragazzi e per l'infanzia che noi adulti siamo chiamati a proteggere e tutelare, come ci racconta la carta internazionale dei diritti del fanciullo. Non può un fatto di cronaca doloroso, come quello da cui è partita tutta questa vicenda, farci scegliere di mettere la testa sotto la sabbia. Noi adulti siamo chiamati a guidare i ragazzi, compito difficilissimo, verso l'indipendenza. Nonostante tutte le paura il nostro messaggio deve rimanere: abbiamo fiducia, fiducia in loro, nelle loro capacità e incoraggiarli verso un mondo grande che è tutto da scoprire!