Letterina di Natale rimossa dalla polizia municipale... Cosa succede nei servizi d’infanzia a Trieste?


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Cronaca bambina La letterina è stata appesa all’albero di Natale allestito in piazza Unità a Trieste sabato 25 novembre. Scritta da maestri, educatori e collaboratori precari dei nidi e delle scuole d’infanzia triestini, la lettera era destinata a San Nicolò ma anche, al più terreno e meno Santo, sindaco di Trieste a Roberto
Dipiazza. Nel testo non si leggevano insulti, non c’erano toni offensivi e non erano contenute neanche particolari provocazioni. Eppure la lettera, appesa in più copie, è stata rimossa dalla polizia municipale e cestinata in tempo record solo in dieci minuti. E se la missiva la possiamo vedere solo nelle foto, riportate dal quotidiano il Piccolo, ci rimane la petizione, con gli stessi contenuti, portata avanti dai sindacati USB ormai depositata in comune e sostenuta da 700 firme.
Promesse elettorali. Sul programma elettorale, dall’allora candidato sindaco Dipiazza si leggeva “l’Amministrazione Comunale intende continuare a investire su tutto il personale dell’area educazione, dagli educatori, ai maestri fino al personale ATA al fine di fornire alla cittadinanza un servizio di assoluta qualità e affidabilità. Devono essere tutelate le professionalità esistenti e respinta qualsiasi ipotesi di esternalizzazione del servizio”. (Leggi qui)
Le letterine ricordavano gli stessi impegni e chiedevano assunzioni “La nostra volontà è ottenere quegli obiettivi che riteniamo giusti” Racconta Maria Pellizzari segreteria provinciale dell’Usb Pubblico impiego. (La petizione la potete leggere qui)
Precari 150. Assunzioni previste 0 “Ad oggi sono circa 150 i precari, in gran parte donne, e molti di questi hanno maturato i requisiti per essere assunte a titolo definitivo. Eppure le assunzioni previste dalla Pubblica Amministrazione rispetto al comparto educativo sono pari a zero”. Ci spiega Maria Pellizzari che continua “L’assessore alle risorse umane Michele Lobianco ha dichiarato di voler assumere dipendenti pubblici, ma non specifica però quali figure intende assumere. Nel piano di assunzioni non risulta nessuna nuova assunzione per il settore educativo. Eppure il personale non è sufficiente sopratutto tra gli ausiliari.” Ma se non sono previste nuove assunzioni come potranno continuare a lavorare questi servizi? Secondo la Pellizzari l’ipotesi più probabile è che i servizi verranno esternalizzeranno a soggetti privati “ E’ già successo in questi anni. Il personale ausiliario è stato esternalizzato e si continuerà ad esternalizzare a privati, questo è noto. Le conseguenze sono note: contratti lavorativi peggiorativi, minori tutele e un abbassamento della qualità offerta”. Oggi nei servizi nidi “ Il personale supplente arriva tardi a volte anche un giorno. I ritardi sono coperti forzando di continuo gli straordinari del personale stabile. Ma non si può continuare a lavorare in questo modo. La qualità non è può essere garantita sempre così.”