Nuova retta alla scuola d'infanzia bolognese


















Cronaca Bambina Si introduce una retta alla scuola d'infanzia di Bologna. Questa novità, di cui abbiamo già dato notizia qualche giorno fa (leggi qui), crea più di qualche dubbio e malumore tra le forze politiche cittadine. Il comitato Scuola e Costituzione, tra i principali promotori del referendum sui finanziamenti alla scuola
paritaria privata, si oppone alla retta senza mezzi termini. Lancia un appello chiedendo il ritiro immediato della delibera (dove si prevede la retta) e spiega così il suo punto di vista: "Se questa proposta venisse approvata dal Consiglio comunale la scuola dell’infanzia comunale cesserebbe di essere un diritto e diventerebbe un servizio a pagamento, erogabile in funzione dei costi". (Leggi il comunicato qui
La Retta e il pasto
La stessa retta, del resto, non da fastidio solo al battagliero comitato ma crea dubbi e perplessità anche agli esponenti di destra “ Se un bambino va alla materna, ma mangia a casa, potrà farlo? E quanto dovrebbe pagare?” Chiede il consigliere forzista Francesco Sassone sulle pagine de il Resto del carlino
La domanda è più che legittima perché la nuova retta sarà calcolata garantendo il pagamento di una cifra equivalente all’attuale tariffa della refezione scolastica
La retta e i costi Sebbene nel testo si assicura che "la tariffa non incremente i costi a carico dell’utenza" i dubbi messi in evidenza dal consigliere forzista seguono una logica abbastanza lineare: prima si introduce la retta, poi si aumentano i costi... 
La retta e la libertà
Oltre ai dubbi sui costi ne rimane uno sulla libertà di scelta: come garantire la libertà a chi non vuole mangiare a scuola pur frequentandola? 
La vicesindaco Marilena Pillati sulla pagine del Corriere della Sera spiega così "Avevamo bisogno di poter contare su risorse certe, oggi quelle della refezione non lo sono». E visto che le risorse non sono certe, tra chi va a prendere il bambino prima del pasto, chi è in ritardo con i pagamenti e via di seguito, si è ritenuto opportuno legare la tariffa mensa a quella della presenza. 
La retta e i contributi volontari
Infine rimane un ultima domanda da chiarire: se la retta coprirà i costi generali della gestione della scuola si continuerà a chiedere ai genitori di fornire: carta, cartoni, salviette, matite, pennarelli, gomme, colle, perline, nastri, fazzoletti, carta igienica…. ? O provvederà davvero al “costo complessivo della gestione della scuola” annullando i tanti contributi forniti dai genitori con cui oggi tante scuole sopravvivono?n