Quando il nido è considerato un parcheggio

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Cronaca bambina. La notizia è piccola e viene dalla provincia. Eppure questo episodio che potrebbe sembrare trascurabile e molto circoscritto, ci racconta tante cose a proposito dei nidi. Da una parte c'è la "nuova" legge che sta tentando di dare valore e un riconoscimento educativo di nidi. Dall'altra parte questo riconoscimento è ancora molto lontano dall'assere considerato dai genitori ma anche da alcuni gestori o lavoratori, che continuano a considerare  i nidi come un servizio d'assistenza. 

Il nido chiude straordinariamente per Natale
Il fatto accade in provincia di Treviso dove la cooperativa che gestisce il nido di Gorgo di Monticano comunica ai genitori il 19 ottobre, quindi ad iscrizioni effettuate, che per quest'anno il nido chiuderà i battenti durante le feste natalizie. La fondatrice delle cooperativa GD.EDUCA, Dalila Da Lio tenta di spiegare la situazione così "Quest'anno i bambini nel periodo natalizio erano troppo pochi per motivare l'apertura della struttura, secondo un sondaggio la richiesta di apertura interessava solo 10 bambini su 30, e a quei genitori abbiamo offerto il servizio che diamo a Ponte di Piave, un nido che non essendo comunale, permette una gestione più flessibile del calendario annuale". Questa la dichiarazione che fa sono sulle pagine del quotidiano La Tribuna di Treviso (leggi qui). 

La reazione dei Genitori e la risposta via whatsapp
I genitori però, scrive ancora il giornale, non sono contenti di questa soluzione. Il primo motivo è che il nido indicato è lontano, rispetto all'abitazione e ai luoghi di lavoro e ancor più importante quel nido particolare apre alle 7,30 ma chiude alle 12, senza offrire pasto o il pomeriggio. I genitori chiedono almeno di avere uno sconto di tariffa per quel periodo di chiusura. La risposta arriva su whatsapp "La retta è calcolata annualmente e suddivisa in 11 mesi da settembre a luglio. La retta annuale è stabilita da bando; i nidi privati possono agire come preferiscono, il nostro nido è comunale e tutto è stabilito in sede di bando, quindi la retta non può variare"

Conclusioni
Sono certa che la notizia sia piccola e circoscritta, ma suggerisce più temi su cui riflettere. Intanto le modalità con cui viene gestito un servizio pubblico è francamente imbarazzante. Ma è anche curioso, forse paradossale, che la notizia si presenta alla vigilia del compleanno dei nidi. Domani infatti i nidi compiranno 46 anni. Era il 6 dicembre 1971 quando fu approvata la legge 1044 che li istituì a firma dell'Onorevole Adriana Lodi.
Da quella data, ad oggi, i passi in avanti che questo servizio ha fatto sono tanti, nonostante le molte difficoltà, nonostante i pochissimi finanziamenti. Nonostante tutto questo servizi, nel loro piccolo, è riuscito a portare tante cambiamenti alla nostra società. 
Ma ancora oggi permane una mentalità lontana del riconoscere i nidi come servizio educativo. E i bambini del resto sono considerati poco nel loro ruolo di individui aventi diritti. Perché vista da lontano in questa notizia ci pare di leggere genitori poco attenti e promotori del nido quanto mai sciatti.