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Cronaca Bambina. Ieri Pier Luigi Bersani ha presentato ieri a Bologna i candidati per Liberi e Uguali. E in questi giorni, ovunque vada Bersani ripete come un mantra che Liberi e Uguali raccoglie le energie di sinistra che oggi non ha più rappresentati nel centro sinistra. Del resto come dargli torto? Il Partito Democratico, difeso anche da Romano Prodi in questi stessi giorni, come unico argine contro la destra, non ha più nulla di sinistra. E non è un caso che a difendere quel che resta del PD, sia il professore, che è pur sempre un ex democristiano. Ieri Bersani nel presentare il "nuovo" partito ha citato qualcosa che non si ha più il coraggio nemmeno di menzionare: ha ricordato Adriana Lodi e i nidi d'infanzia, in particolare il nido Pattini aperto a proprio a Bologna nel 1969. "Quella spinta- spiega il leder- oggi è venuta a mancare".
La politica a Bologna e non è sempre stata come la vediamo oggi: povera di contenuti e vulnerabile alle fondamenta era tutt'altro. Incontro spesso Adriana Lodi perché insieme stiamo lavorando, prorpio su quel passato citato da Bersani. Io non l'ho mai conosciuta quella politica, ma parlare con chi l'ha vissuta fa male, ma fa anche sperare in un futuro migliore. Quest'anno ricorrono il 50 anni del 68 data di una rivoluzione che cambiò nidi, le scuole e la nostra società, la rivoluzione, quasi sempre pacifica che è andata ad intaccare, senza mezzi termini, una mentalità maschilista e rigida. Di quella rivoluzione oggi ci rimangono molte cose concrete e reali. Tra queste cose ci sono i nidi d'infanzia, che in modo efficiente e silente hanno rivoluzionato le famiglie dando la possibilità alle donne di continuare a lavorare e dando la possibilità ai padri, di misurarsi nelle faccende domestiche e con la cura dei bebè.
Nonostante molto scetticismo sull'attuale politica, e sui politici, mi fa piacere che siano in molti a parlare di nidi d'infanzia, di bambini, di donne, di mamme e lavoro. Ricordare il passato ci fa immaginare un futuro migliore.