Al nido? Prima gli italiani.


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Cronaca Bambina “Ci sono TROPPI extracomunitari che portano via i posti ai NOSTRI bambini veneti” E’ da questo pensiero che nasce la proposta di legge che vorrebbe contare le presenze dei bimbi con genitori stranieri negli asili nidi. Il numero degli iscritti non dovrà superare la percentuale degli stranieri rispetto alla popolazione. La proposta arriva dai due consiglieri della regione Veneto: Maurizio Conte e dalla consigliera Giovanna Negro di Fare!

Non è una novità
Il progetto di legge è passato in Quinta Commissione. Non è il primo che sceglie la strada del “contenimento dello straniero”. Un anno fa è stato approvato una modifica che garantiva una priorità ai bambini i cui genitori erano in Veneto da almeno tre anni per accedere alle graduatoria negli asili nido. E se è vero che in quell’occasione le polemiche non sono mancate, è anche vero che oggi, si tenta di rafforzare i limiti alla presenza di bambini stranieri. Del resto dagli ultimi risulti elettorali sembra che anche il popolo appoggi queste scelte. 

Come si intende applicare?
Di fatto si sta pensando di individuare una quota massima per la presenza di bambini nati da genitori di origine extracomunitaria. L’intervento dovrà essere discusso dalla V commissione prima di passare al voto in aula. In base ad una percentuale, ancora non ipotizzata, si vorrebbe determinare il numero dei bambini da accogliere. A stabilire quanti bimbi extracomunitari potranno essere accettati è la giunta regionale che dovrebbe stabilire la percentuale, in base al dato degli stranieri residenti in Italia, ogni due anni, dall’Istat. In base al testo il numero di extracomunitari negli asili nidi non dovrà superare la percentuale degli stranieri rispetto alla popolazione.

Perché questa proposta?
Ma perché limitare la presenza di una categoria di persone, a seconda della natività dei genitori? La questione si “giustifica” coi numeri. “In ragione della limitatezza delle risorse finanziarie disponibili”. Che si può tradurre molto più semplicemente con “Prima gli italiani!” Come recitavano i manifesti leghisti a queste ultime elezioni. O “Prima i veneti” come è stato scritto per le elezioni Venete. Sulle pagine de Il Fatto Quotidiano leggiamo anche: “Riteniamo che si debbano offrire le stesse opportunità, in modo proporzionale, a quei cittadini che dimostrino di avere un ‘serio legame’ con il territorio della nostra Regione, vuoi perché vi risiedono, vuoi perché vi lavorano e vi soggiornano”. Serio per chi verrebbe da domandare? I bambini che sono nati sul suolo Italiano hanno certamente un rapporto molto serio, ma forse, visto che non votano, il loro legame è del tutto insignificante.  

Non è una proposta Leghista
I due consiglieri che avanzano l’idea, è bene dirlo per dovere di cronaca, non sono leghisti ma di due liste civiche di destra: Maurizio Conte è di Veneto per l’autonomia e Giovanna Negro è di Fare! 


Fonte Ansa