Trieste: riduzione delle rette ai nidi? Per molti, non per tutti














Cronaca Bambina Si aprono le iscrizioni e gli open day ai nidi un po’ in tutta Italia. Da quest’anno sono tantissimi i comuni, che grazie ai finanziamenti erogati dallo Stato e distribuiti alle Regioni, riusciranno a contenere i costi delle rette a carico dei genitori. Dopo anni in cui il trend dei costi era in crescita costante, con conseguente calo delle domande, i nuovi finanziamenti sembrano ridare ninfa ai servizi 03. Ma non tutto fila liscio come dovrebbe. A Trieste, città che abbiamo più volte trattato negli ultimi tempi, (leggi qui e qui ) le riduzioni non sono sufficienti per tutti. Al boom delle domande per i contributi comunali a sostegno della frequenza ai nidi i fondi risultano insufficienti.




Contributi per molti non per tutti
Le riduzioni saranno distribuiti dando la priorità a chi ha l’Isee più basso. Alcune famiglie saranno quindi escluse dall’erogazione dei benefici, stanziati a partire dal 2016 per il contenimento dei costi delle rette per nidi e servizi educativi a gestione privata e per le “sezioni primavera” pubbliche e private.


Quanti soldi e per chi?
Per soddisfare tutte le richieste i finanziamenti sarebbero necessari per oltre 165 mila Euro. Ne sono stati stanziati 53 mila. Lo scorso anno sono state 150 famiglie ad aver presentato domanda di contributo agli sportelli dei Servizi educativi integrati, a rimborso dei costi sostenuti nel 2016-’17. Per i requisiti d’idoneità si doveva presentare un’Isee inferiore o uguale a 30 mila euro. In questi limiti i redditi sono stati poi suddivisi in quattro sottofasce.

C’è chi protesta

Tra gli esclusi sorgono proteste ma l’assessore all’Educazione Angela Brandi spiega: “I contributi sono erogati nei limiti delle risorse finanziarie disponibili. Dispiace per chi è rimasto fuori, tuttavia la cifra si somma agli altri interventi di abbattimento delle tariffe, giustamente operati dalla Regione auspichiamo che i prossimi governi, sia nazionale sia regionale, portino avanti politiche per la famiglia in grado di incentivare la frequenza agli asili nido. Il compito di un Comune è infatti quello di assicurare i servizi, più che l’abbattimento dei costi”.

Bando regionale
 
Nel frattempo è stato pubblicato il bando regionale per l’abbattimento delle rette, rivolto ai nuovi iscritti ai nidi d’infanzia comunali, ai convenzionati e agli spazi gioco per l’anno 2018-’19. La domanda va presentata entro il 31 maggio allo sportello unico del Servizio scuola ed educazione di via del Teatro romano 7/f. Il modulo è scaricabile questo link



Fonte il Piccolo leggi qui