Il nido non è un parcheggio ma ha bisogno di parcheggi


















Pensieri e Parole Mi è sempre piaciuto il fatto che mentre scrivo di bambini, di educazione, di finanziamenti e di politiche dedicate all'infanzia io senta le grida gioiose dei bambini che giocano nel cortile vicino. Le finestre della piccola redazione di BolognaNidi si affaccia infatti sul cortile di una scuola d'infanzia di Bologna. E' un bel suono che mi fa rimanere in contatto con la città anche mentre lavoro. Oltre a sentire però vedo anche cosa una scuola può offrire quotidianamente appena fuori dall'uscio. E non è sempre edificante quello che vedo sopratutto per i bambini che ci osservano con tanta attenzione.



Tutti i giorni, o quasi, fuori dall'edificio scolastico il dramma del parcheggio va in scena, tra genitori frettolosi e cittadini arrabbiati che litigano invariabilmente per il posto auto. Tutti i giorni due volte al giorno, al mattino in entrata e nel pomeriggio in uscita la stessa scena: doppia fila, macchine che suonano e liti furenti a volte seguite da spintoni. Niente di straordinario  purtroppo però il tutto si svolge costantemente sotto lo sguardo attento dei bambini che intanto imparano e registrano i nostri comportamenti. 

Anche al nido...

Già è poco edificante vedere due adulti litigare peggio quando i soggetti coinvolti sono educatori e genitori. L'altra sera passeggiando con un'amica mi raccontava proprio questo. Il nido che frequente, collocato appena fuori dal centro storico, è totalmente privo di parcheggi. Tutte le mattine si ripetono scene simili: macchina ferma sullo spartitraffico con 4 frecce e via veloce al nido... E quando anche lo spartitraffico è occupato è capito che il genitore abbia parcheggio al posto riservato al personale del nido.... Ed ecco la lite tra educatrice e genitore con urla e strombazzamenti. 

Quale soluzione?

Quali soluzioni si potrebbero attuare per evitare la guerriglia da parcheggio? Difficile dare una risposta generica. Tutti noi adulti sappiamo che non dovremmo comportarci così, eppure quando siamo guidatori, quando siamo di fretta capita anche di perdere il controllo.... Riservare posti auto ai genitori? A Bologna succede, con pass temporanei, ma evidentemente non sono abbastanza. Diminuire l'uso della macchina? Credo ( e mi auguro) siano in pochi ad usare la macchina se non quando è  assolutamente indispensabile...Non so davvero quale possa essere la soluzione. E forse una non ce n'è. Quello che ho tentato personalmente è stato chiedere aiuto e sostegno alle sorelle che gestiscono la scuola d'infanzia da dove provengono le voci dei bambini. La risposta è stata inquietante e forse esplicativa di un malessere generale " quello che succede fuori da queste mura non ci riguarda!" Certo è che dovremmo smettere di dividere luoghi e tempi e capire che i bambini sono educati da noi adulti in ogni dove, in casa, a scuola e in strada, e in ogni tempo delle giornata.